Articolo apparso su
L'APERITIVO ILLUSTRATO - Rivista di arte, cultura e società
Ottobre 2008

Storia e costruzione di una radio a galena (Parte I)

 

Storia e costruzione di una radio a galena

 

Solo Testo:




In questo articolo, ho deciso
di illustrarvi un tipo sempli-
cissimo di ricevitore radio,
che non necessita di alcuna
fonte di energia (ad eccezio-
ne delle onde radio!): sto
parlando della famosissima
radio a galena.
La sua invenzione risale ai
primi anni del novecento,
grazie ad un fine ottocento
ricco di nuove scoperte
scientifiche.
Il primissimo uso pratico del-
la radio a galena era volto
alla ricezione dei radiosegna-
li in codice morse, trasmessi
da pionieristici radioamatori,
con potentissimi trasmettitori
a scintilla.
Con lo sviluppo dell’elettroni-
ca, la capacità tecnica di
trasmettere messaggi anche
per radio, provocò un’esplo-
sione tecnologica intorno agli
anni venti, che finì per creare
l'attuale industria mediatica.
Tra la fine degli anni venti e
gli anni cinquanta, la costru-
zione della radio a galena fu
un autentico successo di
massa.
Sicuramente i più giovani non


 Antonio Fucci


hanno idea di cosa sia, ma
ancora oggi spesso mi capi-
ta di incontrare persone di
una certa età che sentendo-
ne parlare, si commuovono
e cominciano a raccontare le
loro peripezie per poter repe-
rire i materiali necessari alla
realizzazione di questo parti-
colare ricevitore ed i pericoli
corsi quando il regime fasci-
sta non permetteva l'ascolto
di emittenti straniere. La ra-
dio durante il secondo con-
flitto mondiale era ancora
poco diffusa e quelle che
erano in circolazione spesso
erano le radio popolari volute
dal regime con la possibilità
di ricevere quasi esclusiva-
mente le emittenti nazionali
controllate dalla censura. La
costruzione di questa radio
permetteva di carpire infor-
mazioni, altrimenti segrete,
sull'andamento della guerra,
ricevendole ad esempio dalla
famosissima Radio Londra.
La radio a galena è un ricevi-
tore passivo, ed è sprovvisto
di stadio amplificatore, per
cui questo tipo di radio deve
essere in grado di ricevere e


 




conservare quanta più po-
tenza elettrica possibile dal-
l'antenna, per poi convertirla
in suono.
La radio a galena può essere
progettata per ricevere sta-
zioni che trasmettono sulle
comuni frequenze radio,
normalmente utilizzate.
Nella maggior parte dei casi
è progettata per poter rice-
vere le onde internazionali,
su una lunghezza d'onda di
49 metri pari a 6.122 MHZ
circa, in modulazione d'am-
piezza.
La scelta di questa frequen-
za è data dal fatto che in
condizioni di propagazione
favorevoli, i segnali sono
più forti.
Sicuro di aver suscitato inte-
resse tra i lettori, vi do ap-
puntamento al prossimo arti-
colo dove illustrerò come
costruirsi una radio a galena
utilizzando materiali di recu-
pero normalmente presenti
nelle nostre case.